IL RESTAURO

INCHES GELETA

L’edificio è una componente del nucleo di Minusio, località Mondacce; con attenzione alla memoria storica della casa, l’involucro non è stato modificato, rispettando così le sue quote principali, la tipologia della copertura, forma e dimensioni delle aperture e le caratteristiche di finitura delle facciate, intonacate nuovamente a calce. Dall’esterno la massa muraria perimetrale è enfatizzata dall’arretramento dei serramenti a filo interno.

Internamente l’edificio è stato svuotato e interamente ricostruito, ad eccezione della sala a volta del piano terreno, che rimane quale reminiscenza della vocazione residenziale originaria dello stabile. Da qui inizia l’esposizione, un percorso concepito come una scoperta spaziale che attraversa due “gallerie” principali in doppia altezza, contrapposte. Si ha la possibilità di percepire lo spazio del museo come unitario, orientandosi al suo interno, e di sperimentare le diverse sale espositive e le rispettive opere da differenti punti di vista. Le sale si succedono quindi in un continuum spaziale che accompagna il visitatore, risalendo un’affusolata scala in metallo, fino all’ultimo piano, racchiuso nella nuova struttura lignea della copertura. Gli elementi interni (corpi illuminanti, serramenti, scala e attrezzature) si fondono con il tinteggio delle pareti: un’intera tela che pone l’accento sui colori dell’esposizione e del nucleo vecchio inquadrato dalle aperture originarie. Per l’ampliamento è stato progettato un “padiglione” esterno che dialoga con i muri di cinta esistenti che delimitano il mappale d’intervento. Così facendo s’instaura una relazione funzionale e compositiva tra il museo e la nuova ala, che riprende aspetti formali e volumetria delle preesistenze circostanti del nucleo.

Il Museo MeCrì è iniziato con il sogno di una signora ottantenne di realizzare uno spazio espositivo in memoria del padre Aldo Crivelli, famoso archeologo, scrittore e pittore ticinese. Il progetto è stato concepito nel 2012 secondo un processo a tappe. La prima fase è stata conclusa nel 2014, con la ristrutturazione di un edificio esistente nel nucleo di Minusio e il relativo cambiamento di destinazione d’uso, da residenza a museo (cfr. Museo MeCrì). La seconda fase prevedeva la costruzione di un nuovo edificio con funzione culturale, per il quale è stato adattato il Piano regolatore particolareggiato in vigore: un interessante caso d’interazione tra architettura e pianificazione del territorio, così come tra progettista, autorità politica locale e cantonale. L’ampliamento è stato concluso nel corso del 2016.

L’ampliamento è concepito come un “padiglione” espositivo che riprende aspetti formali e volumetrie caratteristiche dei nuclei locali. In questo senso il ruolo del contesto in cui è inserito ha giocato un ruolo fondamentale ed il progetto cerca di dialogare con le preesistenze.

I muri di cinta originari che delimitano il mappale d’intervento sono lasciati intonsi: si tratta di elementi tutelati a livello locale, e quindi non modificabili, nonostante la precarietà che li contraddistingue. L’intervento si pone in relazione con essi, andando a riprenderne altezza e lunghezza originarie; viene ripristinata così una nuova cinta muraria, nel rispetto della memoria delle preesistenze, quando i muri in sasso cederanno definitivamente.

La materialità del muro che cinge la corte interna e lo spazio espositivo è in beton lavato: un espediente che permette agli inerti di affiorare in superficie e di creare un’unità formale con i muri in sasso perimetrali e di inserirsi armoniosamente nel contesto del nucleo storico.

Un aspetto ricercato anche nell’uso del materiale della copertura: un granito locale (Maggia) quale rivestimento, posato a liste orizzontali e in controvena, rivela il suo spessore e richiama le piode dei tetti degli insediamenti vicini. Un lucernario di nove metri corona l’edificio, un finale o “attacco al cielo” che enuncia il carattere non abitativo della costruzione e parimenti dona allo spazio interno un’atmosfera mistica e suggestiva, al servizio dell’arte.

Dati
Cliente . Sig.ra Merlini Crivelli Ilaria
Volume . 230 mc
Surface . 45 mq

Crediti
Progettazione . Matteo Inches, Nastasja Geleta, Tommaso Pareschi
Fotografie . Simone Bossi

Premi
Premio >> best architects 18 <<
Architizer A+ Award 17 . Menzione

Contatti: info@inchesgeleta.ch
web: www.inchesgeleta.ch