BARBARA TOSTI

24 NOV - 08 DIC 2019

#cicatriciebaci

ESPOSIZIONE

Il Padiglione della Fondazione Mecrì è felice di accogliere nei suoi spazi l’artista Barbara Tosti per la presentazione del suo progetto fotografico nato nel 2018 dal titolo #cicatriciebaci. L’evento sarà mediato da Lorenzo Perucchi, responsabile del settore socio-culturale e ricreativo di Spazio Elle a Locarno.

Nel corso della serata l’artista racconterà della nascita e dell’evoluzione del progetto fotografico a tutt’oggi ancora in corso e, al contempo, mostrerà una selezione dei lavori realizzati mediante una proiezione accompagnata da una registrazione di musiche improvvisate sulle immagini di #cicatriciebaci dal musicista polistrumentista Max Pizio, nell’ambito del suo progetto legato all’intersezionismo speculare. L’installazione video con il sottofondo sonoro rimarranno visitabili nel corso delle due settimane successive fino a domenica 8 dicembre 2019.
 
Le fotografie di Barbara Tosti sono il frutto di un’esperienza partecipativa e condivisa insieme al soggetto ritratto, che a sua volta decide di mettersi in gioco e svela ferite visibili o invisibili, fisiche o spirituali e le ‘dona’ in senso metaforico all’artista. Il percorso, come verrà approfonditamente spiegato in occasione della serata di presentazione, si compone di alcune tappe volte a conoscersi e raccontarsi con il fine ultimo di generare una nuova storia. L’atto fotografico e la seduta di shooting subentrano solo in un secondo momento, vale a dire quando l’artista ritiene di avere interiorizzato le emozioni e i sentimenti scaturiti dal disvelamento delle cicatrici e poterne così dare una propria personale interpretazione.
 
Nel titolo del progetto vive un apparente dicotomia tra i termini “cicatrici” e “baci”, che viene però sin da subito messa in discussione dalla forma caratterizzante tutti i cosiddetti hashtag, ovvero l’unione di una frase in una sola parola. Bisognerebbe a maggior ragione parlare di una composizione ossimorica in cui i due termini utilizzati esprimono, in questo caso specifico, concetti contrastanti se non addirittura opposti. Nella sua essenza il risultato finale del lavoro di Barbara Tosti consiste proprio nel voler annullare questa ambivalenza in una sorta di presa di coscienza e attraverso un processo di trasformazione atti a valorizzare l’esperienza vissuta quale fonte di ricchezza e forza. Come già scritto da Gibran nella sua opera più conosciuta Il Profeta (1923): “I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici”. Le cicatrici perdono dunque la loro accezione primaria per certi versi negativa, rivelandosi sotto mutata e rivitalizzata forma.

OPERE